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«ANIMA DI CRISTO»

Anima di Cristo (1), santificami.
Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami.
Acqua del costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, confortami.

O buon Gesù, esaudiscimi.
Nelle tue piaghe, nascondimi.
Non permettere che io mi separi da te.
Dal nemico maligno difendimi.

Nell'ora della mia morte chiamami
e comandami di venire a te
a lodarti con i tuoi santi
nei secoli dei secoli.
Amen.

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(1) Non fa parte del testo ignaziano, ma è consuetudine riportarla all'inizio. Ignazio invita a ricorrere a questa formula ai nn. 63. 147. 253. 258.

Il Direttorio di Quadrantini parla dell' Anima Christi come di «tam devota oratio, nostraeque Sodetati propria» e auspica «eam integram ponere in aliquo Ioce, ne cum tempore elabatur» (D 760, 15).

La prima edizione degli Esercizi (1548) riportava, all'inizio (cfr. EppXII, 681, nota 1), alcune «Regulae» di Ignazio:

«Tali norme diede Ignazio ai suoi discepoli, perché con un comportamento umile portino grandi frutti.
Non ti opporre a nessuno, neppure al più piccolo, per nessun motivo; è meglio cedere che prevalere.
Fa' di tutto per prestare in ogni circostanza rispetto incondizionato e sottoponi volentieri il tuo modo di vedere a quello del tuo prossimo, chiunque egli sia.
Non guardare i difetti degli altri, anzi nascondi quelli che vedi; i tuoi propri invece ricerca, anzi desidera che siano conosciuti.
Qualunque cosa faccia, dica o pensi, considera prima se giovi al prossimo e piaccia a Dio.
Coltiva sempre libertà di spirito; e non lasciarti condizionare da nessuna autorità, per nessun motivo.
Non sii facile nell'instaurare rapporti con tutti: sottoponi prima ad esa- me chiunque, lasciandoti guidare dallo Spirito e alla luce della ragione. Esercitati assiduamente con la mente e con il corpo in opere pie; desidera apparire stolto davanti agli altri; cosl sarai ritenuto saggio davanti a Dio.
Fa' di tutto per riflettere su queste verità, di mattina e di sera; e quando vai a dormire, prega». (Epp XII, 681s).