EE 041

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[41] Non dire cosa che diffami e non mormorare1; perché, se rivelo un peccato mortale che non sia pubblico, c'è peccato mortale2; se si rivela un peccato veniale, c'è peccato veniale; se rivelo un difetto, manifesta il mio difetto.

b. Se l'intenzione è retta, si può parlare di un peccato o di una mancanza altrui in due casi:

Primo caso: quando il peccato è pubblico, come quello di prostituzione, o quando si tratta di una sentenza emessa in tribunale, o di un errore diffuso che contamina le persone che ne sono raggiunte.

Secondo caso: quando si manifesta un peccato occulto a qualcuno perché aiuti chi è in peccato a risollevarsia, avendo tamen3 alciuni indizi o ragioni probabili che potrà aiutarlo.

a 362b.

 

Anima Christi Annotazioni Titolo Presupposto
Princ. e Fond. Es. partic. Es. pensieri  Modo esame 
Confess. gen. Tre peccati Med. peccati Ripetizione
Riassunto Inferno Addizioni Il Re eterno
Incarnazione Natività Applic. sensi Premessa elez.
Due Bandiere Tre binari Tre gr. umiltà Preambolo
Considerazioni Tre tempi Per la riforma La Cena
Nota colloqui Getsemani Note III Sett. Regole vitto
App. a Maria Note IV Sett. Cont. ad am. Tre modi di or.
Misteri Regole 1a Sett. Regole 2a Sett. Regole elemos.
Regole scrupoli R. retto sentire