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[344] Settima regola. Per le ragioni già esposte e per molte altre, in quello che riguarda la propria persona e l'andamento della casaa, è sempre meglio e più sicuro ridurre e diminuire più che si può, e avvicinarsi il più possibile al nostro supremo pontefice, nostro modello e nostra regolab, che è Cristo nostro Signore. Conforme a questo principio, il terzo concilio di Cartagine (a cui prese parte sant'Agostino)1 stabilisce e ordina che la suppellettile del vescovo sia semplice e povera.

b. La stessa considerazione si deve fare per tutti i modi di vita, riflettendo2 sul come alla condizione e allo stato delle personee.

c. Così, per il matrimonio, abbiamo l'esempio di san Gioacchino e di sant'Anna, che, dividendo i loro beni in tre parti, davano la prima ai poveri, destinavano la seconda al ministero e al servizio del tempio, e conservavano la terza per il sostentamento proprio e della famigliad3.

a 189b 97189;  189c

 

Anima Christi Annotazioni Titolo Presupposto
Princ. e Fond. Es. partic. Es. pensieri  Modo esame 
Confess. gen. Tre peccati Med. peccati Ripetizione
Riassunto Inferno Addizioni Il Re eterno
Incarnazione Natività Applic. sensi Premessa elez.
Due Bandiere Tre binari Tre gr. umiltà Preambolo
Considerazioni Tre tempi Per la riforma La Cena
Nota colloqui Getsemani Note III Sett. Regole vitto
App. a Maria Note IV Sett. Cont. ad am. Tre modi di or.
Misteri Regole 1a Sett. Regole 2a Sett. Regole elemos.
Regole scrupoli R. retto sentire