EE 367

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[367] Quindicesima regola. Abitualmente non si deve parlare molto della predestinazione; ma se in qualche modo e qualche volta se ne parla, se ne deve parlare in modo che le persone semplici non cadano in alcun errore, come quando uno dice: è già stabilito se io dovrò essere salvo o dannato; perciò, sia che agisca bene sia che agisca male, non potrà accadere diversamente. Così si diventa pigri e si trascurano le operea che conducono alla salvezza e al vantaggio spirituale1 dell'anima.

a 230268.

 

Anima Christi Annotazioni Titolo Presupposto
Princ. e Fond. Es. partic. Es. pensieri  Modo esame 
Confess. gen. Tre peccati Med. peccati Ripetizione
Riassunto Inferno Addizioni Il Re eterno
Incarnazione Natività Applic. sensi Premessa elez.
Due Bandiere Tre binari Tre gr. umiltà Preambolo
Considerazioni Tre tempi Per la riforma La Cena
Nota colloqui Getsemani Note III Sett. Regole vitto
App. a Maria Note IV Sett. Cont. ad am. Tre modi di or.
Misteri Regole 1a Sett. Regole 2a Sett. Regole elemos.
Regole scrupoli R. retto sentire